Sezione Meteore
a cura di Luigi D'Argliano
La Sezione Meteore del GAV è attiva dal 1985, anno in cui gli osservatori appartenenti al nostro Gruppo hanno incominciato ad inviare i loro rapporti di osservazioni visuali alla Sezione Meteore dell’Unione Astrofili Italiani. Da allora, soprattutto in occasione dell’ attività degli sciami maggiori di meteore si effettuano campagne di osservazione.Gli sciami più osservati in venti anni di attività sono quelli di Geminidi e Perseidi ma negli ultimi anni anche quello delle Leonidi. Un riepilogo dell’attività svolta si può leggere aprendo il file riepilogo osservazioni.
L’archivio delle osservazioni è disponibile in piccoli file formato .txt che riproducono la scheda tipo della UAI. Rientrano nelle osservazioni anche quelle occasionali di bolidi, meteore più luminose della mag. –4, per i quali sono richiesti dati più dettagliati in particolare sulla traiettoria perché potrebbero verificarsi cadute di meteoriti. L’archivio di questi occupa una sezione a parte.
Osservare le meteore è molto semplice, basta avere molta pazienza e rispettare gli standard UAI. Per scaricare la scheda osservativa ci si può collegare al sito della sezione meteore della UAI.
Le regoli principali per l’osservazione sono le seguenti:
Ci sono periodi dell’anno più favorevoli (es. agosto, novembre, dicembre) perché sono attivi gli sciami principali ma in genere si possono osservare meteore in qualsiasi notte. Gli sciami sono attivi per periodi più o meno lunghi ma il numero maggiore di meteore si osserva il giorno del massimo.
Il periodo migliore per l’osservazione delle meteore degli sciami si ha quando il radiante raggiunge la massima altezza sopra l’orizzonte; si può comunque ragionevolmente osservare anche con il radiante alto poche decine di gradi. Per le meteore sporadiche il momento migliore è dopo la mezzanotte, per una combinazione tra il moto di rotazione e quello di rivoluzione della Terra.
Il numero di meteore osservabile in un’ora è variabile, soprattutto quando si osservano gli sciami principali la notte del massimo di attività. Geminidi e Perseidi possono mostrare 20-40 meteore per ora; durante il massimo delle Leonidi tra il 17 ed il 18 novembre 1999 membri del GAV registrarono oltre 1200 meteore in 4 ore di osservazione; in notti senza attività di sciami principali si possono vedere 3-5 meteore per ora.
Lo ZHR (zenital hourly rate, Tasso Orario Zenitale) è il numero di meteore di uno sciame che si possono vedere in un’ora di osservazione in condizioni di cielo ideale, ovvero con il radiante allo zenit, magnitudine visuale limite pari a 6.5 e campo visivo sgombro da ostacoli (alberi, nubi..). Per questo il numero effettivo di meteore visto viene corretto per una serie di fattori che tengono conto sia dell’altezza del radiante sopra l’orizzonte che delle condizioni di visibilità nonché del tempo effettivo di osservazione, considerando le pause per registrare ciascuna meteora.
Sono osservazioni casuali, anche se bolidi sono originati da alcuni degli sciami principali, e che possono cogliere di sorpresa l’osservatore, anche nella luce del crepuscolo. Spesso sono così luminosi da generare ombre.
Quando si osserva un bolide in genere si rimane così affascinati che si dimentica di raccogliere i dati fondamentali che sono:
Seguono poi altri dati cioè la magnitudine (per i bolidi è difficile perché non sempre si possono avere Venere o la Luna come termini di riferimento visibili), il colore, forma, dimensioni, scia, rumori ecc. ecc.
UAI sezione Meteore
http://meteore.uai.it
A questo indirizzo aggiornamenti sulle Leonidi
2004 ed un link
interessantissimo con previsioni meteo in tempo quasi reale
http://meteore.uai.it/
IMO International Meter Organization
http://www.imo.net
The American Meteor Society http://www.amsmeteors.org
Sito del North American Meteor Network
http://www.namnmeteors.org/
SCIAME | PERIODO | MAX | AR | DEC | CON | ZHR(anno |
SCIAME = nome dello sciame;
PERIODO= periodo di visibilità;
MAX= data del massimo di attività;
AR DEC = coordinate del radiante (in gradi) il giorno del massimo;
CON= condizioni di visibilità il giorno del massimo: ++ assenza di
disturbo lunare; +- disturbo lunare nella seconda parte della notte; -+ disturbo
lunare nella prima parte della notte; -- disturbo lunare totale;
ZHR(anno= frequenza oraria zenitale e anno relativo.
Sono evidenziati in grassetto i tassi orari zenitali maggiori o uguali a 100.
(1) Tassi orari recenti delle LEONIDI: 5400(99 – 420(00 – 2600(01 – 3200(02 – 105(03 – 8(05
75(06 – 30(07
(2) Tassi orari recenti delle GEMINIDI:140(98 – 135(99 – 120(00-01 - 110(03 – 165(04 120(05
115(06 – 130(07
L’elenco comprende, oltre agli sciami che presentano una certa regolarità annuale, anche quegli sciami che hanno presentato nel passato recente o remoto picchi elevati di attività e che tuttavia negli ultimi anni hanno fatto registrare tasso orari anche inferiori a 10 se non addirittura nulli (es. le Bielidi ma anche Draconidi o Alfa Monocerontidi).
Si evidenzia che l’attività notevole delle Leonidi di questi anni è legata al passaggio al perielio della cometa progenitrice Tempel-Tuttle avvenuto nel 1998.
Infine è evidente la buona regolarità di Geminidi e Perseidi.
Ultimo aggiornamento 13/01/2014
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