Sezione Meteore
Osservazioni 2001
Durante il 2001 sono state effettuate diverse osservazioni soprattutto relativamente agli sciami principali (Perseidi, Leonidi e Geminidi). Complessivamente non è stata un’annata positiva sia a causa del chiarore lunare che ha disturbato le osservazioni di agosto, sia a causa delle avverse condizioni meteorologiche verificatesi a cavallo dei massimi di Leonidi e Geminidi (rispettivamente in novembre e dicembre.
Il presente articolo costituisce una relazione sull’attività svolta per la cui redazione mi sono avvalso dei dati pubblicati da Enrico Stomeo sul sito internet della UAI-Sezione Meteore.
1. PERSEIDI
Quello delle Perseidi è il più noto sciame di meteore sia perché ha il massimo in agosto sia perché costituito da meteore brillanti; è pertanto facile che anche i non astrofili siano in grado di assistere a quest’evento spettacolare pubblicizzato anche, in maniera più o meno esatta, dai mass-media.
Dagli anni ’90 la pioggia di meteore presenta due massimi: il primo è detto nodale e avviene più o meno tra i giorni 11 e 12 agosto mentre l’altro, quello classico, avviene tra il 12 ed il 13. L’esistenza del picco nodale è da collegarsi probabilmente al passaggio al perielio della cometa Swift-Tuttle, la progenitrice dello sciame, avvenuto nel 1992, ed ha mostrato specialmente tra il 1993 ed il 1996 frequenze orarie corrette (ZHR) superiori a 200. Il picco annuale invece si attesta su frequenze di 80/100 meteore per ora.
Le Perseidi sono meteore veloci e brillanti, spesso con scie, già visibili a partire dagli ultimi dieci giorni di luglio. Il radiante, nei giorni dei massimi, si trova tra Cassiopea e Perseo nei pressi dell’ammasso doppio.
1.1 L’evento del 2001
L’evento 2001 non si presentava sotto le migliori condizioni d’osservazione a causa della presenza della Luna, il cui chiarore avrebbe disturbato nelle ore successive alla mezzanotte perciò, tenuto conto che il crepuscolo astronomico cominciava più o meno intorno alle 22 e che il radiante a quell’ora sarebbe stato molto basso, si comprende bene che chi avesse osservato lo avrebbe fatto in condizioni poco buone.
Per quanto ci riguarda direttamente, a questo fatto si aggiunge anche quello dell’inquinamento luminoso e la ricerca di siti comodi ma con cielo buio. Nei giorni del massimo è stato scartato il sito di Passo Croce a causa del forte vento e la scelta è ricaduta sul vecchio sito di Montigiano cui si è aggiunto anche l’altrettanto vecchio sito delle dune in fondo al Vialone (spiaggia di levante di Viareggio) dove la nuova illuminazione del vicino viale con lampioni cut-off e l’eliminazione dei lampioni a palla ha reso le condizioni del cielo simili a quelle di dieci anni fa .
Oltre alle mie osservazioni segnalo, relativamente a soci GAV, quelle di Roberto Beltramini dall’Appennino Tosco – Emiliano e di Massimo Martini e Bianca Maria Bassetti da Orciano Pisano.
Numerose osservazioni sono state effettuate in tutta Italia da membri dell’UAI e no e recensite sul gruppo di discussione Meteore in Internet la cui pagina principale si trova all’indirizzo: http://it.groups.yahoo.com/group/Meteore .
Da una circolare diffusa dall’IMO (International Meteor Organization) si apprende che a causa delle cattive condizioni di visibilità non si è potuto apprezzare bene il picco nodale, che deve essersi verificato nelle ore del mattino del 12 agosto, mentre è stato registrato il picco annuale dopo la mezzanotte del 13. I dati di osservazioni compiute da alcune decine di osservatori (non sono inclusi gli italiani) indicano uno ZHR di circa 5 nel mese di luglio, di poco superiore a 10 tra il 7 ed il 9 agosto, intorno a 40 tra il 10 e lo 11, fra 40 e 70 la notte successiva fino ad arrivare intorno a 105 tra il 12 ed il 13.
1.2 Le osservazioni
Le osservazioni dei colleghi italiani sembrano confermare questa tendenza. Meteore della UAI; in ogni modo consiglio a chiunque sia interessato di collegarsi agli indirizzi www.uai.it e www.imo.net dove si potranno acquisire tutte le informazioni utili non solo sulle Perseidi ma su qualsiasi altro sciame.
Per quanto riguarda invece le osservazioni da parte dei soci GAV oltre a 3 serate effettuate da parte mia sono state effettuate osservazioni da parte di Roberto Beltramini, Massimo Martini e Bianca Maria Bassetti.
Beltramini ha effettuato un’osservazione senza trascrivere dati comunque mi ha segnalato una quarantina di tracce di Perseidi nella notte tra il 12 ed il 13 agosto, tutte molto luminose. Ovviamente le sue condizioni di osservazione erano pressoché ottime in quanto si trovava sull’Appennino Tosco-Emiliano.
Per quanto riguarda gli altri osservatori possiamo sintetizzare i dati in tab. 1.
La legenda della tabella è la seguente: Obs = osservatore (DAR=D’Argliano, BAS=Bassetti, MAR=Martini); Loc = località di osservazione (Mon=Montigiano, Orc=Orciano Pisano, Via=Viareggio); Data (TU) = tempo di inizio di osservazione in TU espresso in giorno e decimale; Lm = magnitudine limite media; Dur = durata osservazione (ore e decimali); F = fattore correttivo per ostacoli (1= cielo libero da ostacoli); Ntot = numero totale di meteore osservate di cui N Pers = perseidi e N altre = meteore di altri sciami e sporadiche; ZHR Pers = Tasso Orario Zenitale corretto per le Perseidi.
Tab. 1
Tab. 2
In tab. 2 sono invece riportati, relativamente alle mie osservazioni, i dati relativi alle meteore da me osservate appartenenti ad altri sciami (N altre di tab.1). Aql= aquilidi; Cas= cassiopeidi;
gDel= gamma delfinidi; kCyg= kappa cygnidi; bTri= beta triangulidi; Spor = sporadiche.
2. LEONIDI
Sulle Leonidi si è scritto molto nei bollettini precedenti. Si tratta di uno sciame originato dalla cometa Tempel-Tuttle il cui periodo è di circa 33 anni e che da origine a spettacolari piogge e tempeste di meteore intorno al passaggio al perielio della cometa. Nel secolo scorso, dopo la grande tempesta del 1966, l’attività rimase alta per alcuni anni poi si stabilizzò intorno a ZHR=15. Dal 1993 lo ZHR è salito a 45 per poi raddoppiare nel 1996/97. Nel 1998 vi fu una pioggia spettacolare di meteore brillanti il cui ZHR risultò di circa 350; l’anno successivo vi fu la spettacolare pioggia a cui abbiamo assistito da Passo Croce con ZHR di circa 3000 mentre nel 2000 una circolare IMO riportava uno ZHR di poco superiore a 100, complice anche la presenza della Luna.
2.1 L’evento del 2001
Per il 2001 le previsioni erano incoraggianti ma il massimo, previsto all’alba del 18 novembre, ha favorito gli osservatori americani e giapponesi. La notte tra il 17 ed il 18 novembre l’Italia è stata interessata da una perturbazione atlantica che nelle prime ore della sera ha raggiunto il nord-ovest (Toscana compresa) disturbando così le osservazioni, tra cui quella programmata da tempo dal nostro osservatorio di Stazzema. Durante quella notte solo Roberto Haver e Roberto Gorelli dal Lazio hanno conteggiato un buon numero di Leonidi (circa 25-30 per ora di osservazione).
Nelle tabella successiva sono riportati i dati relativi alle mie osservazioni del mese di novembre. Lo scarso numero di Leonidi è da imputare al fatto che le osservazioni sono state effettuate con il radiante molto basso o addirittura sotto l’orizzonte.
Tab .3
Legenda: Via= Viareggio; Sta= Stazzema (osservatorio Alpi Apuane); Leo= leonidi; Tau N-S = tauridi nord-sud; aCmi= alfa caneminoridi; aMon= alfa monocerontidi; And= andromedidi. Altre diciture come nelle tabelle precedenti.
3. GEMINIDI
Quello delle Geminidi è uno degli sciami più belli che si siano osservati negli ultimi anni. Il massimo è intorno al 13 dicembre, con ZHR intorno a 100 e meteore brillanti. Questa corrente meteorica annuale, originata probabilmente dall’asteroide Fetonte, si sta evolvendo in maniera molto rapida e probabilmente in meno di un centinaio d'anni sparirà del tutto. A partire dalla a metà del 1800,quando le Geminidi sono state segnalate per la prima volta, il loro numero e' aumentato in modo sistematico: da meno di 20 meteore/hr al finire del secolo XIX, a circa 50 negli anni '30, a 80 negli anni '70, fino a oltre 100 Geminidi/hr ai giorni nostri.
Le Geminidi sono attive dal 3 al 19 dicembre da un radiante medio, posto qualche grado a nord/ovest della Alfa dei Gemelli (Castore), che con il passare dei giorni si sposta da nord/ovest verso est. Quando la Terra giunge in prossimità del nodo orbitale, il numero delle Geminidi diventa piùsostenuto per una ventina di ore circa. Ci sono almeno due chiare impennate superiori alle 100 meteore/hr, dato che la Terra nel suo passaggio al nodo orbitale attraversa un compatto nuvolo di particelle e ad un certo punto degli addensamenti più consistenti di meteoridi.
I meteoridi delle Geminidi non ha mai prodotto grossi bolidi, nonostante la loro densità risulti superiore a quella delle comete, e raramente, quando riuscivano a superare le parti più dense della nostra atmosfera, meteore più luminose della magnitudine –3/-6.
3.1 L’evento del 2001
L’anno scorso c’erano tutti i presupposti per potere effettuare delle buone osservazioni, grazie soprattutto all’assenza del chiarore lunare. Purtroppo ancora una volta il tempo ha fatto dei brutti scherzi, dapprima con temperature rigide e vento che scoraggiavano le uscite notturne, poi con nuvole e pioggia nelle notti a cavallo del massimo.
La figura seguente mostra il grafico dell’attività delle Geminidi lo scorso dicembre creato sulla base dell'ultimo comunicato della International Meteor Organization (IMO), diramato il 28 dicembre scorso. Come nelle previsioni la maggior frequenza di Geminidi si e' avuta al centro della notte 13/14 dicembre.
Il grafico comprende i dati osservativi di 44 osservatori di tutto il mondo, che in oltre 146 ore hanno registrato 5919 Geminidi. Lo sciame ha mostrato un massimo molto piatto e largo, a livelli di circa 120 meteore/ora per parecchio tempo, come minimo dalle 23h alle 3h30m TU. I due picchi massimi leggibili nel grafico indicano all'incirca le 23h45m TU (long.eclittica 262,014°) e le ore 3h15m TU (long.eclittica 262,17°).
La tabella successiva riporta invece i dati relativi a due mie osservazioni effettuate dal sito di Montigiano; durante l’osservazione della notte tra il 12 ed il 13 dicembre ho anche avvistato una brillante geminide di mag. –5 e colore verde, segnalata come bolide. Per questa notte, corrispondente ad una longitudine eclittica di 261° circa, ho calcolato uno ZHR pari a circa 60, che concorda bene con il grafico precedente.
Tab.4
Legenda: GEM= geminidi; Mon= monocerontidi; Lyn= lyncidi; sHya= sigma idridi. Altre diciture come nelle tabb. precedenti.
a cura di Luigi D'Argliano
Aggiornamento 28/3/2002
|