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NOTIZIE DI ASTRONOMIA per i soci del G.A.V.


 

Scoperte le prime grotte extraterrestri su Marte!

NUOVI AGGIORNAMENTI ALL'ARTICOLO:
*SCOPERTA UN'ALTRA CAVITA'!

*MISTERO RISOLTO, FOTOGRAFATA LA PARETE DEL POZZO!

A cura di Beltramini Roberto
Fonti: varie,
HiRISE, NASA

 

Gli scienziati che studiano le immagini riprese dalla sonda spaziale Mars Odyssey della NASA, hanno scoperto sette caverne sulla superficie di Marte.
La scoperta ha grande importanza, se confermata, perchè le caverne possono essere le uniche strutture naturali capaci di proteggere le possibili forme di vita, se presenti, dal bombardamento dei meteoriti, dalla radiazione ultravioletta e dalle particelle ad alta energia che arrivano dal Sole.

Le caverne sono sui fianchi del vulcano Arsia Mons alto 19 km. con in diametro alla base di 110 km. Le caverne hanno l’aspetto di “pozzi” e sono di  una profondità tale che i loro pavimenti non possono essere visti  perché il sole non ne illumina il fondo.
Le grotte sono probabilmente generate proprio dal collassamento di alcuni “lava tubes”, tubi di lava similari per formazione a quelli presenti sui vulcani terrestri come l’Etna.
I particolari sono stati presentati al Congresso Lunare e Planetario della Scienza a Houston, in Texas.

Le immagini, riprese dalla sonda in orbita attorno a Marte mostrano dei fori nel suolo che se visti dall’interno della grotta avrebbero l’aspetto di un “lucernario”.
 

Grotte o Tubi di Lava su Marte Questa immagine mostra i sette “lucernari”.
Da sinistra in alto: Dena, Chloe, Wendy.
In basso da sinistra: Annie, Abbey e Nikki, Jeanne.
Le frecce indicano il senso di illuminazione solare (I) e il nord (N).

Gli autori della scoperta: Glen Cushing,  J. Judson Wynne della ricerca geologica degli Stati Uniti, più Phil Christensen dell'università di Stato dell'Arizona, basano le loro ipotesi su un'analisi delle immagini infrarosse riprese dall’orbiter di Mars Odyssey della NASA.
La zona ripresa, su Arsia Mons è già conosciuta per i fenomeni geologici come i pozzi da crollo, in cui il materiale di superficie collassa in una depressione o in una cavità a causa dei crolli innescati dall’attività sismica.
Le catene di tali pozzi sono state trovate su Marte già molte volte. Ma i ricercatori dicono che queste sette forme scure sono differenti, perché non sembrano avere pareti o pavimenti.

Le loro caratteristiche non le fanno somigliare ai crateri, perché non ci sono i bordi rialzati come nei crateri da impatto.Ripresa all'infrarosso delle grotte o tubi di lava su Marte
 

Da sinistra: (A) immagine nel visibile di Annie. (B)Immagine infrarossa nel pomeriggio marziano e per ultima l'immagine  infrarossa (C) in notturna. Strumento THEMIS a bordo dell’Odyssey, il punto nero Annie ha dimostrato di scaldarsi nel pomeriggio marziano e di mantenere il calore durante la notte.
 


 

I punti neri scoperti sulla superficie marziana mantengono il calore e questo sembra escludere l'idea che siano caratteristiche della superficie semplicemente di un colore differente.

Mettendo insieme tutto questo, il gruppo di ricerca conclude che i sette punti neri sono realmente “lucernari„ le zone dove la superficie è sprofondata per rivelare una cavità. Ma questi lucernari hanno un formato enorme. I ricercatori ammettono di non poter determinare se i lucernari siano pozzi verticali o le entrate a caverne molto più grandi.

Le entrate delle caverne sono larghe fra 100 m. e 252 m.. Poiché nella maggior parte dei casi i pavimenti della caverna non possono essere visti, solo le profondità minime possono essere calcolate. Le loro profondità sono comprese tra -73 m. e -96 m. sotto la superficie.
Tuttavia, in un'immagine di Dena fotografata da Odyssey, un pavimento è stato fotografato. E stata così calcolata la profondità della caverna che deve essere di -130 m.

Nel caso fossero dei tunnel di lava, si dovrà stabilire se proseguono lateralmente ai fori scoperti, magari per km. come avviene sulla Terra!

 

AGGIORNAMENTO DEL 3 GIUGNO 2007:
SCOPERTA UN'ALTRA CAVITA'
Immagine elaborata della Grotta su Marte

L'immagine PSP_003647_1745 mostra una nuova cavità scoperta su Marte sempre sui fianchi di Arsia Mons. L'immagine è stata ripresa dalla macchina fotografica ad alta risoluzione (HiRISE) a bordo della nave spaziale Orbiter Reconnaissance su Marte il 07-05-2007.
Da notare a proposito del fondo nero della cavità, l'elaborazione a destra, fatta dal curatore della presente pagina web dove si evidenzia in realtà l'esistenza di un certo chiarore all'interno dell'apertura.
La posizione del chiarore coincide con la direzione dell'illuminazione solare rispetto al resto dell'immagine. Questo probabilmente è dovuto al riflesso della zona illuminata all'interno del foro e non visibile direttamente. Grazie alla diffusione dovuta alla presenza atmosferica, probabilmente, si evidenzia una certa luminosità all'interno della caverna, esattamente come dovrebbe essere se la conformazione fosse, come fino ad ora ipotizzato, a "lucernario".
Notare inoltre il bordo netto dovuto al crollo della volta che termina di colpo senza sfumature, come invece dovrebbe essere se fosse un cratere con pareti digradanti. Su Marte infatti la diffusione atmosferica ha sempre permesso la ripresa di zone non illuminate direttamente dal Sole, cosa che invece risulta impossibile ad esempio per il nostro satellite naturale privo di atmosfera.

L'immagine completa è centrata a -5.5 gradi di latitudine e 241.4 gradi di longitudine orientale. La distanza dal luogo dell'obiettivo era di 252.5 chilometri. A questa distanza la scala dell'immagine è 25.3 cm/pixel, in modo che gli oggetti di circa 76 centimetri risultano risolti. L'immagine è stata presa al tempo locale di Marte alle ore 15:27 e la scena è illuminata da ovest con un angolo solare di incidenza sul suolo di 52 gradi, ma il sole era a circa 38 gradi sopra l'orizzonte, il foro risulta cosi inclinato sul versante della montagna di circa 14 gradi.

 

 
 

 

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Ultimo aggiornamento 01/08/2008


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