Transito di
Venere sul Sole
Martedi 8 Giugno 2004
Per
l'osservazione del transito di Venere i noi soci del Gruppo Astronomico
Viareggio, ci siamo dati appuntamento all'Osservatorio sociale "Alpi
Apuane" m.601 s.l.m. (ancora soggetto ai lavori di costruzione ma con
la specola già attiva) in località "il Monte" nel comune di
Stazzema (Lu) fin dalla sera di lunedì 7. Lo scopo di tanto anticipo era
quello di preparare la strumentazione con la necessaria calma. Una serata
con un cielo stupendo ci permette di osservare alcuni oggetti di profondo
cielo in un modo che dalla pianura purtroppo ci possiamo scordare.
La specola è dotata di riflettore newtoniano da 200 mm. di diametro e 1200
di focale; un rifrattore (il guida del newtoniano) da 80 mm. e 1200 di
focale.
Alcuni soci hanno portato gli strumenti personali: uno Schmidt Cassegrain da
200/2000, un rifrattore da 70 mm. e un riflettore 114/900. Per ognuno di
questi strumenti erano stati preparati robusti supporti per filtri solari
nei quali è stata inserita la sottile pellicola di Astrosolar. Con lo
Schmidt Cassegrain avevamo deciso di effettuare le riprese fotografiche al
fuoco diretto, il rifrattore da 80 mm per le riprese con la Web Cam. Per
quest'ultima avevano predisposto un collegamento fra due PC, uno per il
controllo del programma di acquisizione e l'altro per scaricare in tempo
reale su CD i vari filmati. Il newtoniano 200/1200 lo strumento fisso
dell'osservatorio, il rifrattore da 70 mm e il newtoniano 114/900 erano
dedicati all'osservazione visuale. Avevamo infine preparato su un cavalletto
un teleobbiettivo da 300 mm. f 2,8.
La mattina alle 5,45 siamo tutti in piedi, altri soci e amici ci raggiungono
in tempo per l'inizio del fenomeno.
Cielo terso. Ottimo!
Alle 07:20:26 all'oculare da 100 ingrandimenti del 200 mm newtoniano
osserviamo il primo contatto. Partono i filmati con la web cam e le riprese
fotografiche con lo schmidt Cassegrain….si parte bene... un corpo macchina
applicato al telescopio fa le bizze! Proprio durante le fasi di ingresso!
Meno male che la web cam va alla grande. Sostituiamo il vecchio apparecchio
fotografico con un'affidabile Canon T70 e anche il lavoro fotografico
riprende senza intoppi.
Dopo la "raffica" di riprese tra i primi due contatti, come da
programma decidiamo di cadenzare foto e acquisizioni digitali ogni 10
minuti.
Durante le fasi di ingresso al newtoniano da 200 mm. in diversi ci
alterniamo all'oculare e alle 7:31 tutti abbiamo l'impressione di percepire
l'intero bordo di Venere, anche quello ancora fuori dal Sole; alle 07:38
notiamo una cuspide luminosa sottile come un capello circondare il lato
sinistro del pianeta ancora fuori transito. Che sia la luce solare filtrata
dall'atmosfera di Venere?
Il seeing è variabile ma sempre accettabile, ne ottimo né pessimo; sulla
superficie solare campeggia un gruppo "C" troppo distante dal
percorso di Venere per essere inquadrato con la Web Cam contemporaneamente
al pianeta.
Il lavoro prende il ritmo giusto, foto, acquisizioni con web cam,
osservazione visuale.
Il disco di Venere, osservato al riflettore 200/1200 a 100 ingrandimenti,
notiamo che non è "nero" ma piuttosto un grigio molto scuro come
una sfera colorata con un lapis.
Naturalmente sono tutte impressioni che attendono conferme di altri
osservatori ma non vogliamo tralasciare di annotare alcun particolare.
Mentre si lavora ai vari strumenti ci si ricorda del grande dilemma che
aveva tenuto banco in numerosi articoli delle riviste astronomiche: si potrà
vedere Venere ad occhio nudo?. Da più parti si sosteneva di no. Non resta
che provare: a turno inforchiamo gli occhialini con filtro in Astrosolar
e….eccolo lì bello netto proprio un "neo" sul Sole. Lo vediamo
tutti, senza esitazione. E' bello come dopo tante disquisizioni
"teoriche" o al massimo la lettura di vecchi resoconti ora ci sia
la possibilità di confermare, smentire, comparare.
Durante una sessione visuale col rifrattore da 70 mm osserviamo o una
curiosa illusione ottica… almeno crediamo sia stata dato che col
riflettore da 200 mm non la notiamo: all'interno del disco di Venere si
vedono come delle piccole chiazze bianche. Non sappiamo proprio spiegarcene
il motivo. Qualcuno ha un'idea?
Il tempo passa veloce, si avvicina il secondo momento critico
dell'esperienza di questa mattina: la fase di uscita, il terzo e il quarto
contatto.
Al Newton da 20 cm, e a quello 114/900, a partire dalle 13 osserviamo in
continuazione. E' impressionante vedere il margine scuro di Venere
avvicinarsi a quello luminoso del Sole. Ci si aspettava di vedere la
"black drop", la goccia nera quando Venere fosse arrivato a
brevissima distanza dal contatto e invece si continuava a riuscire a
percepire l'esile lamella di Sole tra il bordo di Venere e quello della
Stella. Alle 13:04 quando al newtoniano 114/900 sembra che sia già
contatto, al 200 mm. si vede ancora un "capello" luminoso tra i
due bordi; infine è contatto. A nessuno di noi sembra di avere percepito
alcun effetto "goccia". Cominciano gli scatti con
l'apparecchiatura fotografica e le riprese digitali. Continuano le
osservazioni visuali. Scorrono i minuti e quando Venere è circa per metà
fuori ecco apparire alla destra, che segue il bordo del pianeta già uscito,
un "corno" luminoso, sottilissimo che pare quasi andare a chiudere
la circonferenza del pianeta o, almeno, quella era la nostra impressione: di
sicuro lo stesso effetto percepito in ingresso, solo sul lato opposto.
Infine il bordo di Venere ormai quasi completamente fuori, sembra
confondersi con la turbolenza del bordo solare e poi scompare: è il quarto
contatto e la fine di un evento "storico".
D'un tratto ci accorgiamo di essere provati dalla stanchezza: il poco sonno,
le sei ore passate sotto il Sole, l'appetito, ora si fanno sentire.
Ci guardiamo intorno e desolatamente scopriamo che abbiamo un mucchio di
materiale da smontare. Be' pazienza. Siamo stati spettatori di un fenomeno
unico, abbiamo raccolto una messe di immagini che mai avremmo sperato (7 CD
e 5 rullini di diapositive). In visuale abbiamo assistito ad alcuni fenomeni
che meritano di essere ripensati con calma, essere fatti oggetto di
confronto con altri osservatori visuali. Unico rammarico, quello di non
avere preso i tempi di contatto, salvo il primo: poteva essere un buon
motivo di confronto con le osservazioni del passato.
Allo sviluppo, le foto sono risultate di buona fattura, si vede bene anche
un'ampia zona di facole sul margine del Sole; le riprese con Web Cam sono
ben riuscite e abbiamo realizzato un montaggio che visualizza l'animazione dell'intero transito. Scegliendo due immagini riprese a breve
distanza di tempo ne è stata creata una 3D, spettacolare quando guardata
con gli appositi occhialini rosso\verdi.
I risultati alla pagina: Fotoarchivio
Venere.